AA.VV. – The Bright Side
of the Moon 2

Inaugurazione: Sabato 23 Marzo 2024 ore 11,00 – 13,00, fino al 23 Aprile 2024.

Questa mostra collettiva è il seguito ideale di quella con cui due anni fa venne inaugurata l’attuale sede della galleria in Via Partenope 1 a Napoli.  Si trattava di una esposizione che nell’intenzione di chi l’ha ideata, doveva essere una sorta di verifica sul campo dello stato della creatività al femminile. L’idea di renderla periodica è nata col tempo, dopo aver verificato il crescente numero di donne che si stanno affacciando nel mondo dell’arte contemporanea. Anche questa volta sono state selezionate cinque artiste, tutte pittrici.

 

Tania Alvarez (1983 Siviglia, Spagna vive a New York) Le pitture della Alvarez ritraggono scorci di abitazioni, esterni urbani, paesaggi nei quali pur non essendo mai presente la figura umana, se ne sente fortemente la presenza. Gli occhi dell’artista sono selettivi, quasi fotografici nella loro capacità di individuare dettagli o punti di vista particolari.

Chiara Calore (1994 Abano Terme PD vive a Venezia) Chiara Calore assorbe come una spugna immagini di qualsiasi provenienza, dalla storia dell’arte o dalla pubblicità, mischiandole come un abile prestigiatore. I risultati pur sorprendenti non negano però l’influenza di una certa pittura veneta e del Tintoretto in particolare, ma anche certi deliqui e vortici propri della pittura barocca.

Camilla Giannotti è la più giovane del gruppo di artiste presenti in mostra, anch’essa veneta,  produce delicate nature morte ad acrilico su tela o su carta. Torte, dolci, piatti decorati, scarpe sono le protagoniste delle sue opere che se da un lato danno una sensazione di calore e di intimità, dall’altro lato rivelano uno sguardo curioso ed attento sulla realtà.

Olga Shcheblykina ( 1986 Ucraina vive a Vienna ) La Shcheblykina è l’unica artista astratto/informale della mostra. Capace di una forte gestualità e di una notevole capacità coloristica e compositiva, le opere dell’artista ucraina si impongono con la loro presenza. Una presenza capace di travalicare gli argini ed i confini della tela, diventando anche opera autonoma dotata di tridimensionalità.

Stefania Tejada ( 1990 Colombia, vive a Parigi ) Le opere della Tejada sono rappresentazioni di una natura rigogliosa fatta di una vegetazione che riempie gli occhi dell’osservatore. Al centro di questo scenario vegetale l’artista pone spesso una o più figure di donna tutte bellissime talvolta accompagnate anche da una maschile. Per Stefania Tejada la natura è intimamente donna e come le donne di tutto il mondo è continuamente offesa e ferita. Ciò nonostante la natura offre la sua bellezza e la sua ricchezza a chiunque, anche a coloro che ne mettono in pericolo l’esistenza.