Paola Angelini, David Byrd, Guglielmo Castelli, Francesco De Grandi, Marjano & Denis Kapurani, Arghavan Koshravi e Ariana Papademetropoulos – New Visionaries

Dal 23 maggio al 15 luglio 2019

New Visionaries ultima mostra della stagione espositiva 2018 – 2019 della galleria Annarumma, è una collettiva con opere di 7 artisti, di cui tre italiani : Paola Angelini, David Byrd, Guglielmo Castelli, Francesco De Grandi, Marjano & Denis Kapurani, Arghavan Koshravi e Ariana Papademetropoulos.

La realtà in Paola Angelini è filtrata attraverso i secoli di pittura che la storia ci consegna. Volti, persone ed oggetti perdono la loro identità per diventare qualcos’altro, materia pittorica che aspira a ricongiungersi ad una tradizione artistica che va da Tiepolo a Scipione

David Byrd morto ad 87 anni nel 2013, ha esposto le sue opere una sola volta in vita. Ha lavorato per 30 anni come inserviente presso una casa di cura per veterani di guerra con problemi psichici. La sua pittura è pervasa da una luce tagliente quasi metafisica che trasfigura la realtà per renderla più sopportabile e meno dolorosa. Guglielmo Castelli invece scrive col pennello racconti brevi o monologhi sussurrati nei quali la malinconia ha un posto privilegiato. Una malinconia (dell’essere qui ed ora), che si invita ad obnubilare alla prima buona occasione. Francesco De Grandi esplora la tradizione fiamminga della pittura ad olio fatta di personaggi grotteschi e di figure dipinte al limite del iperrealismo attraverso il suo essere nato in Sicilia. Essere siciliano non è come essere nati altrove, si è rabdomanti per natura. Si ascolta la realtà con un un orecchio diverso, interiore, che dona a chi lo sa ben usare, una consapevolezza che a volte sa di condanna. Il mito ed i miti, la religione ortodossa con i suoi monasteri eremiti e le sue icone, sono il cibo che per anni e quotidianamente hanno assunto Marjano & Denis Kapurani. Le loro opere si prestano sempre a molteplici interpretazioni, a livelli di lettura inaspettati nei quali le storie della mitologia greca dimostrano ancora di essere utili chiavi interpretative della storia. I lavori di Arghavan Khosravi sondano esperienze personali e politiche ( non ultimo quelle relative al ruolo della donna ) integrando motivi storici persiani dal suo nativo Iran, con immagini tratte dalla cultura popolare e dai media contemporanei. Le sue opere sono piene di situazioni, oggetti e personaggi che richiedono una narrazione che solo lo spettatore può fornire. Ariana Papademetropoulos crede fermamente nell’esistenza di mondi ulteriori ( psichici o meno ) che convivono in parallelo con la realtà a cui siamo abituati. L’arte quindi è un rituale magico e i suoi dipinti sono squarci, finestre aperte verso questo altrove occulto.