Diego Singh
SubmariNe Uploading

Dal 19 Ottobre al 30 Novembre 2012

 

Diego Singh debutta in Europa alla Galleria Annarumma con SubmariNe Uploading

L’artista crea opere concettuali secondo la prospettiva del conflitto ed affronta tematiche come Modernismo, strumentalizzazione, linguaggio e stile.

SubmariNe Uploading fa riferimento a “Lalangue”, la “Lingua Madre” che Lacan collocava al di fuori della grammatica e ai confini del linguaggio nella sua accezione storica. In queste opere Lalangue quindi funziona come Astrazione, come la lallazione e gli scarabocchi di un bambino, o come una lingua universale ed essenziale che emerge come un’ombra, come un passato, che segna il quotidiano ma che tuttavia rimane sommersa. Questo tentativo di mettere sullo stesso piano  Lalangue e l’ Astrazione, di ‘Caricare’ (‘Upload’) ciò che non ha forma né può essere detto, immediatamente ci trasporta nel regno del linguaggio e dello stile che Singh destruttura fino ad arrivare al loro aspetto essenziale: scarabocchi, insegne al neon, materiali comuni (come nella serie Denim) o anche lingua che si libera dalla grammatica e dalla logica e diventa  “Captcha”. (Il captcha è un tipo di test fatto di domande e risposte usato in informatica per determinare se l’ utente sia una persona e non un computer).

Il linguaggio e il corpo come collegamento con la realtà, con il Presente, pervadono  l’ opera di Singh ; i suoi quadri formano una catena di segni che cercano una propria rivisitazione come sintomi, se intendiamo un sintomo, o lo stato attuale della pittura, come metafora di un presente decentrato e conflittuale.

Diego Singh è nato in Argentina e vive a Miami. Ha conseguito un Master in Comunicazione Sociale alla Kennedy University di Buenos Aires e ha continuato la sua formazione sotto la guida di Graciela Maturo presso l’Ente Nazionale per l’Indagine Tecnologica e Scientifica  (National Council for Technological and Scientific Investigation –CONICET-) su Studi di Ermeneutica e sul progetto di ricerca “Le Cronache del Rio de la Plata” (“The Chronicles of El Rio de la Plata”) dal 1999 al 2001. I suoi lavori sono stati esposti, fra gli altri, alla Tomio Koyama Gallery, Tokyo; Gavin Brown’s Enterprise, New York; The De la Cruz Collection, Miami;  The Moore Space, Miami, Fredric Snitzer Gallery, Miami; The Museum of Contemporary Art North Miami; Mendes Wood Gallery, San Paolo e alla McLemoi Gallery, Sydney. Le opere di Singh fanno parte di diverse collezioni, fra cui:  The De la Cruz Collection, Miami-Key Biscayne, The Chadha Art Collection, Paesi Bassi; John and Vicky Hughes, Londra; Museum of Contemporary Art North Miami;  the Drake Art Collection, Paesi Bassi; Carlos Marsano, Lima, eccetera. Nel 2009 Diego Singh ha fondato con Clayrton Deutsch TERRI AND DONNA, una galleria che ha esposto lavori di Blake Rayne, Georgia Sagri, Felix Larreta-Mitre, Jim Drain, e il collettivo curatoriale di  Esther Kim Varet e Tairone Bastien, tra gli altri.

1 Lacan, Jacques, Écrits, “The instance of the letter in the Unconscious”, Pp. 439. Edition W.W. Norton, New York- Londra, 2006